Note informative
N.I. 27/2021
Vendere beni strumentali avvalendosi del credito d’imposta.
In sostituzione del «superammortamento» e dell’«iperammortamento», la legge di bilancio 2020 ha introdotto un credito d’imposta per gli investimenti strumentali. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta calcolato sul costo degli investimenti effettuati nella misura stabilita dalla legge.
Possono beneficiare del credito di imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e sono del tutto irrilevanti la forma giuridica (impresa individuale, società di persone, società di capitale, ecc.), il settore economico di appartenenza (commercio, turismo, servizi, industria, ecc.), la dimensione dell’impresa, il regime di determinazione del reddito.
Il credito d’imposta spetta per gli investimenti in beni «ordinari»: materiali, strumentali, nuovi, destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato. Il beneficio spetta in misura maggiore per gli investimenti «impresa 4.0», ossia per gli investimenti in beni materiali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamento, sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, dispositivi per l’interazione uomo/macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro. Anche per gli investimenti «Impresa 4.0» i beni devono avere le caratteristiche di novità, strumentalità e destinazione nel territorio nazionale, nonché la cosiddetta interconnessione.